Era mia nonna

«Per mia nonna Amalia il rito fondamentale, da napoletana, era il caffè. Un giorno fece un’operazione al cuore e quando si svegliò la prima cosa che disse guardando l'infermiere è “Voglio ‘o cafè”, proprio appena sveglia. Una volta osarono darle questo caffè nel bicchiere di vetro… E lei disse “Ma questo se lo beva lei”». Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

«Mia nonna Carmela si chiamava Carmela che non è un nome emiliano, e io, non lo so di preciso, ma mi vien da pensare che l’abbiano chiamata Carmela perché avevano finito i nomi, era la sedicesima di diciassette fratelli e sorelle.   Aveva fatto la terza elementare e poi era andata a lavorare, a servire, a Parma, a casa di un generale, quando aveva undici anni.  Mi diceva “Paolo, a casa nostra c’era una miseria che quando siam diventati poveri abbiamo fatto una festa”. Voleva dire che lei, da quella miseria lì, ne era venuta fuori». Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

«Mia nonna Antonia ha vissuto 107 anni. Viveva in una casa su due livelli. Tra piano terra e il primo piano c’era il mezzanino. Nel mezzanino si apriva una stanza minuscola. Dentro questa stanza c’erano i libri dei miei nonni. I nonni erano contadini, piccoli coltivatori diretti, avevano la terza elementare. Nella loro potente cultura, la civiltà contadina, possedere dei libri era insieme un dovere, una promessa, una virtù». Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

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Le nonne sono un ponte con il passato, con le nostre radici, con le memorie familiari. Mario Calabresi ha incontrato, negli anni, molte persone che gli hanno raccontato nonne incredibili, relazioni speciali che hanno dato una direzione alle loro vite. In questo podcast Mario Calabresi è tornato a cercarle, per fare un viaggio nelle loro storie. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices